Il gatto è l’animale domestico per antonomasia: presente in moltissime famiglie, amorevole ed affettuoso anche con i bambini. Eppure nel cinema e nelle serie tv spesso questo animale viene affiancato al personaggio antagonista della storia. Scopriamo perchè.

Le motivazioni di questa scelta 
E’ una discriminazione bella e buona: i gatti vengono spesso rappresentati al fianco di personaggi cattivi, ma perchè?
Una motivazione può riguardare la storia di questo animale, che nell’immaginario collettivo  è stato sempre associato al male. Un altro motivo potrebbe invece trovarsi nel suo carattere: astuto indipendente e spesso schivo, nonchè imprevedibile, tutte caratteristiche che ben si associano al personaggio cattivo di una storia.

Spesso poi nei film si scelgono gatti di razza, come ad esempio il persiano o il siamese: accade nell’ispettore Gadget, dove il Boss Artiglio è sempre affiancato da un grosso gatto di nome Satanasso, ma anche nei primi film di James Bond, dove era immancabile un gatto persiano bianco sulle gambe del cattivissimo Ernst Stavro Blofeld.

Un persiano nemico dell’agente 007
A discapito del suo carattere docile e mansueto, anche il gatto persiano nei primi film di James Bond viene rappresentato dalla parte del cattivo. Si tratta del gatto di Ernst Stavro Blofeld, il mitico nemico di James Bond. Ma perchè scegliere proprio un gatto persiano? Sicuramente per il suo pelo, lungo e morbido come la seta, ma non escludiamo che sia stato scelto anche per la sua proverbiale pigrizia: il persiano infatti ama passare le sue giornate tra poltrone e divani di casa. Non a caso infatti nei film di James Bond il gatto viene sempre rappresentato sulle gambe del temibile proprietario, intento ad accarezzare il suo morbido mantello, seduto su una comoda poltrona scura.

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Fonte immagine: wikipedia – Kasper2006