Bibì mentre assaggia, o meglio, 'ingurgita' un omaggio della casa cinese.

Bibì mentre assaggia, o meglio, 'ingurgita' un omaggio della casa cinese.

Amici di Petpassion, ecco una nuova divertentissima puntata di “Mission possible: Bibì”. Questa volta la nostra eroina va alla scoperta del centro commerciale, divertente meta di shopping pet friendly!

BIBI’ ALLA SCOPERTA DEL CENTRO COMMERCIALE

Anno nuovo e… nuove libertà.

Per inaugurare il nuovo anno in allegria, Rosy mi ha portato con lei al Centro commerciale più grande della città. Un villaggio globale con tanti megastores.
Arrivate ho abbaiato di meraviglia, soprattutto, per gli odori di cibi cotti che arrivavano al mio tartufo. L’amara sorpresa è stata scoprire che le ghiottonerie… arrivavano dal retro di un’osteria che avevamo appena sorpassato! Sigh sigh.
Rosy, per consolarmi, mi ha presa in braccio e mi ha portato a fare un girello su tre rampe di scale mobili. Non ho mai visto cosi tante persone colorate camminare velocemente. Sembravano avessero i pattini a rotelle al posto dei piedoni! I miei occhi non facevano altro che ruotare a destra e a sinistra, avanti e indietro. Sapete… sono così abituata ai calmi e naturali ritmi del parco! Il primo negozio che ho zampato è stato il centro estetico. Un’autentica tortura per noi cani. Basta dare un ‘occhiataccia’ agli attrezzi del mestiere per rendersene conto: tronchetti, pinze, rasoi, depilatore…mamma mia, che brividi.
Finita la seduta di Rosy, la dottoressa mi ha guardata e mi ha bisbigliato che mi voleva strappare i baffetti con la ceretta a caldo! Oh, mio dio. Fortuna che la perfida signora mi ha confessato poi che era solo uno scherzo. Uno scherzaccio, davvero di cattivo gusto, non credete anche voi? Un’altra tappa, molto piacevole, è stata il pranzo a base di involtini di sushi cinesi. La cameriera del punto ristoro era vestita con un lenzuolo che strisciava per terra (gli umani lo chiamano: ‘Kimono’), tanto da lasciare uno strascico ‘luccicoso’ e io mi divertivo tanto a rincorrerlo! Proseguendo nel nostro tour abbiamo incrociato un localino ‘ultracool’, con mille luci che si accendevano e si spegnevano e la musica a palla sparata a zero. Mi ha detto Rosy che la gente si esibiva lì nel ‘karaoke’, ma alle mie orecchie arrivavano solo suoni strani come, tipo, gorgheggi e versi buffi di noi animali. A me piacerebbe, fare un disco con la mia cantante preferita: Mariah Carey. So che a lei, (come a Rosy) piacciono tanto i cagnolini Jack Roussel e che se li porta sempre a spasso. Perfino sotto le lenzuola: un posto rinomato e ambito per noi! Da quel momento, ci dormo anche io quando mi capita di sentire freddo freddo.
L’ultima, e indimenticabile, attrazione la abbiamo vissuta entrando in un iper, multi market alto ben tre piani. Al reparto vestitini ci siamo fermati per lo ‘shopping’. Nel frattempo che Rosy se ne provava uno nascosta dentro il camerino, io ho approfittato per dare una sbirciatina nei paraggi. Girato l’angolo, ho tirato dritto… sino alla fine dello scompartimento; era così tutto interessante negli scaffali addobbati. Ho sniffato un bel po’ di robbina. Mi sentivo importante. Per la prima volta, sola e completamente libera. Al momento di tornare indietro però…ho perso completamente la bussola!
E il mio naso, per giunta, era fuori uso! Quanto sono stata ingenua ad allontanarmi al richiamo degli odori.
Allora, dalla paura, ho iniziato a lamentarmi e richiamare l’attenzione di una mamma con il passeggino. La signora si è avvicinata per accarezzarmi e rassicurarmi. Mi ha detto poi che andava a chiamare aiuto. Io ci ho creduto. Dopo cinque minuti è arrivato un gorilla in divisa che mi voleva accalappiare con un passino:oooooh, non sono mica un topo! Mi ha detto come mi chiamavo, ma di certo non potevo rispondergli con la stessa lingua. …Proprio quel giorno avevamo dimenticato la medaglietta a casa. Alla fine, è andata che mi hanno segnalata con l’altoparlante. Eh eh! A Rosy è preso quasi un colpo.
Quando mi è venuta a prendere… mi ha dato una sculacciata davanti a tutti, poi, però abbiamo fatto pace e non la smetteva più di sbaciucchiarmi il pancino.
Verso tarda sera, dopo un pomeriggio di bagordi, Rosy mi ha domandato cos’altro avrei voluto fare. Io gli ho sussurrato, con le zampe a terra, sfinita, con gli occhi semi chiusi e sbadigliando: “Un sonnellino, molte grazie!” E cosi, siamo tornate a casa nostra…felici e contente.

Bibì

Bibì 'persa' all'iperstore

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