micio genovese

micio genovese

Il Comune di Genova ha varato un nuovo regolamento comunale che disciplina finalmente con precisione e attenzione la tutela e il benessere degli animali in città.

A Genova una famiglia su due ha almeno un animale: in tutta la città si contano 50.000 cani, 60.000 gatti e tantissimi altri piccoli pet, amatissimi dalla popolazione e, a quanto pare, anche dal consiglio comunale, stando a quanto annunciato dall’assessore ai Parchi e Benessere Animale, Pinuccia Montanari: “Con l’approvazione del regolamento parte una piccola rivoluzione nel rapporto con gli altri animali a Genova. Gli animali delle famiglie genovesi sono cittadini a tutti gli effetti del nostro Comune”.

Nei 51 articoli del regolamento è previsto il riconoscimento dei diritti degli animali a un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche e vengono dettate precise regole di buona tenuta e cura degli animali. Per esempio, è prevista la tutela dei gatti liberi, con il riconoscimento del ruolo di gattare e gattari attraverso un patentino e un corso, il divieto di ostacolare la corretta gestione delle colonie, con il censimento dei gatti liberi. Viene inoltre vietato tenere animali permanentemente su balconi e terrazze senza possibilità di accesso in casa, usare di collari elettrici e collari a strozzo con le punte interne per i cani, vendere animali ai minori di 18 anni (l’acquisto e la conseguente gestione di un animale deve essere una decisione matura, non frutto di un gesto momentaneo) e separare cuccioli di cane e gatto dalla madre prima di 60 giorni.

“Gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare amore e sofferenza. Ogni atto che provoca loro dolore e crudele costrizione è dunque da rigettare ed impedire. Questo deve essere il compito di chi amministra le Regioni, le Province e i Comuni; questo deve essere l’impegno degli enti locali, per offrire al nostro paese un nuovo orizzonte di civiltà e benessere per tutti, anche per gli animali”, ha sottolineato Edgar Meyer dell’Assessorato al Benessere animale. Per questo è previsto anche un Piano faunistico urbano con indagini sul campo, monitoraggio di fauna bioindicatrice, interventi urbanistici di miglioramento delle situazioni esistenti relative al territorio urbano, realizzazione di oasi e spazi per animali, interventi culturali e di informazione. “Diceva Gandhi che il grado di civiltà di un popolo si misura anche da come esso tratta i suoi bambini e i suoi animali. Con l’approvazione di questo Regolamento, Genova ha fatto un passo in avanti nel progresso morale della città”.

Claudia Resta
redazione Petpassion.Tv – [email protected]