isabella rossellini green pornoGreen Porno, la serie di cortometraggi di Isabella Rossellini, grande e immediato successo di pubblico in Inghilterra, giunge ora alla sua terza edizione. Si tratta di una collezione di pillole-documentario a tema naturalistico: un’ironica messa in scena che racconta in modo inedito e originale il comportamento sessuale degli animali.

Firmato Isabella Rossellini, la celeberrima attrice figlia d’arte che ne è regista, ideatrice e interprete, e Sundance Film Festival, istituzione tra le più famose e accreditate nel mondo dei festival della cinematografia indipendente, Green Porno è senza dubbio un prodotto di qualità.

Niente a che fare con un i documentari in stile Superquark o National Geographic. Siamo su tutt’altro territorio, non solo per il tema e le modalità di realizzazione, ma anche per i canali scelti per la distribuzione. Ci troviamo piuttosto di fronte a un mix di animazione, documentario “didattico” e pornografia, destinato non alle sale cinematografiche, ma al web e ai telefonini.

Se la ”Season One” ritraeva i rituali di accoppiamento degli insetti, la “Season Two” esplora il sesso in fondo al mare. Ogni episodio racconta in modo semplicissimo l’abitudine sessuale di una specie animale, non andando a riprendere la coppia che si accoppia, ma facendo interpretare all’ironica e serissima Isabella Rossellini, travestita di tutto punto (sculture di cartone e di gommepiuma), il maschio e la femmina della specie alle prese con le dinamiche della riproduzione. Il tutto è accompagnato dalla voce suadente della Rossellini, che introduce l’animale protagonista della puntata e commenta via via i passaggi dell’accoppiamento.

Se nella testa della realizzatrice le figure avrebbero dovuto essere forzatamente molto semplici, la collaborazione con lo scenografo Andy Byers, ha dato vita a figure estremamente definite e dall’aspetto da cartone animato.

Green Porno ha avuto un successo del tutto inaspettato, con circa quattro milioni di spettatori e ha avuto recensioni in riviste e settimanali dedicati a pubblici molto diversi tra loro. Si è parlato di Green Porno da Scientific American a Playboy.

Ecco cosa dichiara l’attrice a Glob*Art Mag: “Sono sempre stata affascinata dagli animali e dai loro comportamenti. In giro ci sono una marea di articoli su riviste e documentari in tv che illustrano le loro vite, la riproduzione, la crescita della loro prole e l’approvvigionamento di cibo ma ovviamente tutti sono incuriositi dalle abitudini sessuali. Quindi ho pensato di focalizzare l’attenzione su questa tematica. Volevo far ridere la gente, ma anche farla esclamare: “Wow questo non lo sapevo!”

Come anticipato, pur avendo partecipato a diversi festival cinematografici, Green Porno non è stato pensato per le sale tradizionali, ma per il Web e i cellulari. Per esempio il nome, come chiarito dalla stessa autrice, è stato scelto appositamente per richiamare l’attenzione dei motori di ricerca online, sui quali la parola più cercata, si sa, è proprio “porno“. Tutto, dalla qualità dell’immagine alle scenografie, dalla grafica alla durata (dai due ai cinque minuti massimo), è stato pensato per la riproduzione su apparecchiature video portatili: laptop, telefonini, iPod, ecc.

E mentre è già in cantiere anche la terza serie, Green Porno guadagna insospettati ammiratori, Gwyneth Paltrow, per esempio si dichiara una delle più grandi fan della serie. Sul suo blog Goop ha scritto di aver imparato moltissimo sulla riproduzione degli animali e sul sesso degli insetti, proprio grazie agli episodi di Green Porno.

Per chi non l’avesse ancora visto, ecco una puntata di Green Porno dedicata al sesso tra le lumache!