Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, ha monitorato in 100 canili sparsi in Italia una diminuzione di 700 unità negli animali arrivati nel mese di giugno: 1700 contro i 2400 del 2008. Finalmente una notizia positiva, anche se non come la vorremmo.

“Un dato che fa ben sperare in vista del fenomeno degli abbandoni estivi” afferma l’associazione. La stima di abbandono di quest’anno, infatti, è di 10.000 unità, 4000 in meno rispetto a tutti i cani abbandonati nel periodo estivo del 2008.

Stando ad Aidaa il motivo principale di questa diminuzione è l’introduzione obbligatoria del microchip, “fattore che di fatto scoraggia chi vuole abbandonare il proprio cane per strada, in quanto il proprietario verrebbe subito rintracciato”, ma hanno aiutato anche  le campagne istituzionali di radio e televisioni e delle associazioni animaliste.

“Tutto ciò non deve indurci però ad abbassare la guardia – sostiene l’associazione – in quanto vi sono altri e nuovi fattori che possono contribuire alla decisione di taluni di abbandonare il proprio cane”. Tra questi c’é anche la crisi economica, che potrebbe spingere qualcuno abbandonare il proprio cane per tagliarne i costi.
“Il rischio reale – ha sottolineato Lorenzo Croce, presidente nazionale Aidaa – è che pur a fronte di una diminuzione degli abbandoni ci sia un incremento della popolazione di cani randagi, in quanto molti canili specialmente al centro Sud sono al completo”. Infatti, ricorda l’associazione, “a Roma da diversi mesi nei canili pubblici vengono accolti solamente cani feriti e morsicatori”.

(C.R.)