pipiras cane buttato dal ponteUn tam tam frenetico su Internet: forum, social network, blog, siti di animalisti hanno continuato a far circolare gli aggiornamenti in tempo reale sul caso del cagnolino sopravvissuto al volo nel vuoto, tradito dalle braccia del giovane mostro che lo ha lasciato precipitare e schiantarsi al suolo.
Da ieri il web grida di nuovo, di rabbia e di compassione insieme, perche’ il povero cane non ce l’ha fatta, e’ morto.

Come si sono svolti i fatti a partire dal quel tremendo pomeriggio di circa 10 giorni fa, lo sappiamo. Il ventiduenne lituano, gia’ noto alla polizia locale perche’ coinvolto spesso in tafferugli e risse, disoccupato e con problemi di alcohol, non era nuovo a episodi di violenza rivolti contro gli animali: solo due anni prima il nonno del ragazzo avrebbe ucciso un gatto dandolo in pasto a un cane.

Il video che Svajūnas Beniukas, questo il nome del mostro, ha fatto girare da un amico mentre senza l’ombra di uno scrupolo si prepara a gettare il cagnolino dal ponte e che immaginava di far diventare un tormentone su youtube e su facebook, si apriva con la frase “Vediamo se anche i cani sanno volare”. Per fortuna proprio quel video ha scatenato l’indignazione del popolo della rete e ha aiutato la polizia a inchiodare il colpevole.

Cosa succedeva intanto al povero Pepper, vero nome Pipiras (che in Lituano significa pepe)? Bhe’, la caduta ne aveva segnato il corpo e l’animo in modo indelebile. Il cagnetto di circa quattro anni, trovato per caso sotto al ponte e portato immediatamente in un centro veterinario, e’ stato curato e assistito; ma se fino a qualche giorno fa le speranze che sopravvivesse sembravano alte, domenica scorsa, il 22 novembre, Pepper si e’ arreso ed e’ morto; a nulla sono valsi gli sforzi dei medici.

Cosa rimane di questa tremenda vicenda? Tanta rabbia sicuramente, perche’, al di la’ del provvedimento ridicolo preso nei suoi confronti (appena 8 euro di multa), in nessun modo si riuscira’ a far comprendere a quel ragazzo di 22 anni la disumanita’ e la ferocia del suo gesto; ma anche tanta preoccupazione, perche’ la leggerezza con la quale quei ragazzi hanno architettato e portato a compimento il crimine, il sadismo del gesto e il desiderio perverso di guardare e registrare l’attimo in cui quell’atrocita’ si consuma, fanno davvero paura.

Non sappiamo cosa altro aggiungere, il ragazzo se la cavera’ con poco, anche se esiste una petizione, volta a sollecitare le autorita’ a imporre una punizione molto piu’ severa, e tutti noi, purtroppo, continueremo a sentir parlare di episodi di questo genere.
Intanto l’unica cosa che possiamo fare e’ riflettere, discutere e interrogarci, cercare di comprendere il come e il perche’ di tanta gratuita violenza, quasi sempre sadicamente diretta contro chi non puo’ difendersi e contro chi appare totalmente innoquo e innocente.
Ci piacerebbe sentire la vostra voce a proposito di questa vicenda, conoscere le vostre opinioni e sentire la vostra indignazione.

Questo uno dei numerosi video che gira in rete e che ricostruisce la drammatica vicenda di Pepper; e’ in lituano, ma sottotitolato in inglese.

Aggiornamento del 24 novembre, ore 11.50: un gruppo di Facebook ha smentito la notizia della morte di Pepper, stiamo cercando conferme ufficiali della smentita. Chiunque dovesse avere notizie attendibili e’ pregato di comunicarcele!
(G.M.)